Storie di idee rivoluzionarie nate dall’esperienza personale
Come lanciare una start up? ComoNext ieri l’ha spiegato con due esempi molto freschi alla Fondazione Cariplo. Lo spunto giusto, a volte da un’esperienza personale, un problema che ci si è trovati ad affrontare, altre da una passione. Giulia Frangione e Mara Moioli di passioni ne avevano due: il non profit e la tecnologia. Dal metterle insieme è nata la loro start up a ComoNext, che ha dato vita a Italia non profit, la piattaforma dove trovare informazioni qualificate sugli enti di questo settore. Così tutte le organizzazioni possono raccontarsi – gratuitamente – a prescindere dalla dimensione economica e dalla presenza di strutture di comunicazione. Mara e Giulia sono entusiaste mentre si raccontano. E non hanno timidezza: tanto che spiegano di «avere altri progetti in sviluppo e vorremmo venire a illustrarli a voi della Fondazione Cariplo». Si sente la voce di Giuseppe Guzzetti che scandisce: «Bene». Subito dalla delegazione si stacca chi scambia il biglietto da visita con le emozionate imprenditrici. A volte un’impresa può anche venir fuori da una seccatura vissuta in prima in persona. Come trovare i cesti della spesa al supermercato sporchi e dover cercare quelli decenti per infilarvi i prodotti. Manuele Colombo ha fatto di necessità virtù e ha lanciato un sistema per pulirli. Con in tasca una laurea magistrale in ingegneria gestionale e un
Master of science in management, affronta diverse esperienze professionali, ed eccolo approdare con “Washt” a Lomazzo, frutto dell’esperienza di Mym srl e della visione dei soci fondatori. In fondo dal dispositivo per recuperare i satelliti al “salvatonno”, nelle nuove imprese di ComoNext c’è un filo conduttore, che è una domanda capace di intrigare: possibile che nessuno ci avesse pensato prima? No, solo questi imprenditori che ora stanno crescendoal Parco tecnologico di Lomazzo.